Spett.
Segretaria di Stato di Sua Santità
Città del Vaticano.
Prego umilmente di voler considerare benevolmente la mia domanda. Mia moglie è italiana, cattolica. Sono padre di 11 figliuoli, tutti italiani cattolici. Pure io sono cattolico, battezzato nel 1933 dalle mia religione da prima, che era ebraica. Sono di origine Turco, ma non ho potuto avere ancora la cittadinanza italiana.
La nostra situatione famigliare è tragica. Sono internato, separato dalla mia cara famiglia che sta a Brindisi, via Perricco Casa Popolare No.1 Bis. Mia moglie e 11 gli 11 figliuoli sono privi del mio appoggio, ridotto a vivere in ultima miseria, inoltre sono privi di guida morale che è necessaria a questi bambini, dei quali alcuni sono di tenera età.
Ora il mio più grande desiderio sarebbe di poter tornare da loro per essergli di aiuto finanzie e morale e per questo faccio la viva preghiera a Cod. Spett. Segretaria di Stato. Se ciò fosse impossibile, prego di voler far si, che la mia famiglia non sia priva del minimo necessarie per vivere.
Ho fiducia di esser esaudito, e in tale speranza, ingraziando anticipamente, saluto, con osservanza,
Firma:
x
(analfabeta)
Rocca di Mezzo, 26. agosto 42.
Mio indirizzo:
COHEN GIACOMO, internato
a Rocca di Mezzo, (Aquila)
Archivio Storico della Segreteria di Stato, Pio XII, Ia parte, Ebrei 23, fol. 108r